Osservatorio “Fly eye” sulle Madonie: la scienza al servizio dell’estrattivismo minerario spaziale.

Qualche settimana fa è stato dato via libera alla costruzione dell’Ossevatorio astronomico su Monte Mufara. (è stato cioè approvato il c.d. VINCA, la valutazione di impatto ambientale del Parco). È avvenuto senza troppi schiamazzi, cioè senza quella minima reazione di critica e protesta che ci si poteva aspettare dalle associazioni e dai gruppi che avevano organizzato qualche mese fa una marcia sul tema. Infatti era una marcia di informazione, una elaborazione preventiva e collettiva di un lutto dato per compiuto (questo è il ruolo della finta critica e del riformismo: l’impotenza consolatoria del “almeno ci abbiamo provato”).
Questo silenzio collaborativo in fase di realizzazione è d’altronde coerente con il lavoro di occultamento e spostamento precedente, funzionale non solo al progetto specifico, anche al mondo che lo produce. I discorsi e le parole spese “contro” erano sommariamente queste: il cemento per costruire l’osservatorio è brutto mentre la scienza che si costruirà là dentro è sempre bella e buona. Lo scientismo e il progressismo, come tutte le religioni, non prevedono spirito critico, solo adesione cieca e incondizionata.

Scostando di poco la cortina fumogena e abbassando il volume delle omelie, si capisce qual è il nobile obiettivo del Fly eye: studiare la cintura di asteroidi orbitanti intorno a Marte, certo, ma per assicurarsi un vantaggio sulla guerra inter-capitalistica per le risorse rare di cui pare alcuni asteroidi siano ricchi. Ne emerge insomma una scienza al diretto servizio delle multinazionali hightech.

Nel link che alleghiamo sotto si trovano alcuni interessanti articoli che divulgano le idee di alcuni scienziati sulla fase successiva, una volta accaparrata la proprietà dell’asteroide (lo diciamo di passaggio ma bisognerebbe urlarlo: nel clima di tensione globale crescente chi può escludere che questa altra guerra della merce esca dal mondo delle metafore per entrare in quello dei cannoni?).

Un’idea di alcuni ricercatori è di “agganciare” l’asteroide mettendolo in orbita attorno alla terra per potere mandare space shuttle estrattivi: c’è il rischio che non funzionerà e che precipiti sulla Terra, però se tutto va bene qualcuno si arricchirà molto.
In conclusione, conviene riportare le parole usate dai vertici del Parco nella relazione autorizzativa: “nessun impatto ambientale”.
La palese menzogna del caso specifico viene surclassata dalla verità che ad impattare enormemente è l’intera mega-macchina tecnica e capitalistica dominante. Una macchina distruttiva non solo dell’ambiente ma del senso e dei sensi, fino al cuore della capacità di ragionamento che sarebbe, dicono, il tratto essenziale della nostra specie.
Nel frattempo, in basso, molto più in basso del cielo della Scienza, dell’Economia e della Tecnica, la Terra brucia.

Alcuni link per approfondire:

-https://www.madoniepress.it/2022/06/18/fly-eye-arriva-il-parere-del-parco-nessun-impatto-ambientale/

-https://notiziescientifiche.it/due-asteroidi-contengono-piu-nichel-cobalto-e-platino-dellintera-terra-e-sono-anche-vicini/amp/

-https://notiziescientifiche.it/qualcuno-vuole-avvicinare-gli-asteroidi-alla-terra-metterli-in-orbita-e-sfruttarli/amp/