Incendi. Il problema non è il fuoco, è come lo si usa

È cominciata prima dell’anno scorso la maratona degli incendi sulle Madonie, in particolare, nella zona di Polizzi, una decina negli ultimi 3 giorni. Nell’ultimo, appena spento in contrada Scannale, il fuoco ha potuto contare sull’appoggio combustivo degli pneumatici e della plastica lasciata a bordo strada dall’organizzazione della Targa Florio, rally intoccabile come tutte le iniziative che vedono stronzi coi soldi come protagonisti. Infatti il Comune di Polizzi con l’attuale amministrazione ha speso centinaia di euro in banner di ringraziamento e di benvenuto. La stessa amministrazione che è evidentemente non pervenuta nel richiedere la rimozione della monnezza; la stessa amministrazione che in campagna elettorale aveva fatto della questione rifiuti un cavallo di battaglia da campagna elettorale- il tutto in una situazione attuale in cui se un/a disgraziato/a butta l’immondizia fuori orario viene multato/a.
Comunque, a volte l’epifania arriva in forma di incendio: l’utilizzo usa e getta del territorio, la logica mercantil-spettacolare di chi sfrutta e poi lascia le scorie – e dei politici che la sostengono- sono degli alleati oggettivi di chi devasta a mezzo incendio: il profitto è il cuore di un mondo senza cuore. A dare conforto agli animi degli abitanti e al territorio è invece, quest’anno come lo scorso,la generosità e la prontezza di chi si autorganizza per spegnere gli incendi, di chi pensa alla casa e al bosco senza soluzione di continuità.